Dal Primo pomeriggio del 15 Settembre si è aperto sul sito dell'Ismea il portale per accedere agli incentivi previsti dal D.M. "Donne in Campo" (G.U. n.12 del 26 agosto 2020).
L'incentivo è volto a Favorire l'imprenditoria femminile, riequilibrare il quadro attuale sviluppare e consolidare le aziende agricole condotte da imprenditrici. I progetti potranno beneficiare di mutui agevolati, a tasso zero, fino a 300.000 euro a copertura del 95% delle spese ammissibili.
La durata del finanziamento è compresa fra 5 e 15 anni.Gli investimenti dovranno essere ricompresi nell'ambito di almeno una fra tre tipologie di obiettivo:
- il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
- il miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali;
- la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura.
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A cosa serve:
Favorire lo sviluppo ed il consolidamento di aziende agricole condotte e amministrate da donne. -
A chi si rivolge:
Ad aziende micro, piccole e medie condotte e amministrate da donne, in forma singola o associata. -
Caratteristiche dell'intervento:
mutui fino a 300.000 euro, della durata variabile da 5 a 15 anni -
Agevolazioni:
mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 95% delle spese ammissibili -
Cosa finanzia
: Progetti di sviluppo che perseguano obiettivi di miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell'azienda, miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali e/o la realizzazione e il miglioramento di infrastrutture connesse allo sviluppo e alla modernizzazione dell'agricoltura. -
Spese ammissibili:
- la spesa per lo studio di fattibilità, nella misura massima del 2% del valore complessivo dell'investimento da realizzare
- le spese relative alle opere agronomiche, alle opere edilizie e agli oneri per il rilascio delle relative concessioni
- le spese relative all'acquisto di macchinari, attrezzature e realizzazione impianti
- le spese per l'acquisto di beni pluriennali
- la spesa per l'acquisto di terreni, in misura non superiore al 10% dell'investimento da realizzare
- le spese per i servizi di progettazione, la cui somma, unitamente alle spese per la redazione dello studio di fattibilità, non può superare il 12% dell'investimento da realizzare
- le spese per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell'azienda beneficiaria, funzionali al progetto proposto
(fonte ISMEA)
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