Parco Agrisolare : Incentivi fotovoltaico in agricoltura e agroindustria a supporto dell’agrisolare 

 

Scienza e modelli analitici dimostrano inequivocabilmente come il cambiamento climatico sia in corso, ed ulteriori cambiamenti siano ormai inevitabili.

Serve, dunque, un profondo miglioramento per realizzare la transizione verde ed ecologica dell’Italia favorendo l’economia circolare, lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e un'agricoltura più sostenibile.

A tal proposito, la misura di investimento 2.2 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) denominata “Parco Agrisolare”, inserita nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, prevede “il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.”

Come stabilito dal PNRR fotovoltaico la misura gode di 1,5 miliardi di euro ed è prevista una spesa massima ammissibile per il singolo progetto pari a 750 mila euro (contributo a fondo perduto) per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale

Le agevolazioni sono concesse sulla base di quanto previsto nel secondo una procedura a sportello, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Le domande dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite la Piattaforma informatica predisposta dal GSE all’indirizzo www.gse.it a decorrere dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.

Alla domanda dovrà essere allegata, a pena di esclusione:

  • copia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
  • la documentazione prevista dal Regolamento Operativo.

Da tener presente che la presentazione della domanda da parte del soggetto beneficiario non può essere successiva all’avvio dei lavori di realizzazione degli interventi relativi alla proposta.

La domanda potrà essere presentata dai Soggetti beneficiari anche per il tramite dei CAA-Centri di Assistenza Agricola.

In particolare, le spese ammesse a finanziamento riguardano:

  • l’acquisto, la posa e l’installazione dei pannelli fotovoltaici;
  • la realizzazione di sistemi di accumulo;
  • i costi di connessione alla rete;
  • l’installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole (fino a 30.000 euro di spesa);
  • la rimozione e smaltimento dell’amianto (è consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto, se appartenenti allo stesso fabbricato; ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, se nello stesso fabbricato);
  • la demolizione e ricostruzione delle coperture;
  • altri interventi realizzati contestualmente all’installazione dei pannelli fotovoltaici, come il miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, l’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria);
  • la progettazione, l’asseverazione degli interventi e la presentazione delle istanze.

 

  

I soggetti beneficiari sono:

- Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;

 - imprese agroindustriali;

- soggetti costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

 

Nello specifico:

  • 700 milioni di euro finanzieranno i contributi a fondo perduto fino all’80% per le aziende della produzione agricola primaria per l’installazione di impianti destinati all’autoconsumo;
  • 150 milioni di euro, fino all’80%, per le aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
  • 75 milioni di euro per i contributi a fondo perduto del 30%, a favore delle imprese agricole di produzione agricola primaria, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
  • 75 milioni di euro finanzieranno contributi a fondo perduto del 30% per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, che potranno installare gli impianti fotovoltaici senza il vincolo dell’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato.

  

Inoltre, sono previste maggiorazioni del contributo per le piccole e medie imprese e per le aree svantaggiate. Gli investimenti con contributo al 30% possono aumentare nella seguente misura:

20 punti percentuali per le piccole imprese;

10 punti percentuali per le medie imprese;

15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone svantaggiate.

 

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